mercoledì 2 dicembre 2015

Ri tagl io mostra fotofilosofica di Graziella Lupo Pendinelli e Guerrigliera di Eliana Forcignanò (iQdB Edizioni di Stefano Donno) … percorsi di relazione


Sabato 5 Dicembre (ore 18.30 – Galleria Foresta, in via F. D’Aragona 1 a Lecce) Graziella Lupo Pendinelli insieme con Eliana Forcignanò propongono un’istantanea fotopoetica della loro ricerca, dando luogo a un’interazione circolare con i presenti che si orienterà tra lo sguardo e la parola. L’obiettivo dell’incontro non sarà soltanto la presentazione dei lavori delle due autrici, bensì la costruzione di una relazione con chi vorrà partecipare e condividere la loro esperienza creativa donando sguardo alle immagini e voce ai versi. La sinergia s’inscrive nelle istanze autonome delle autrici che hanno portato a due tracce artistiche differenti, ma comunicanti: Ri tagl io, mostra fotofilosofica di Graziella Lupo Pendinelli promossa dalla Cooperativa Sociale Telalab in collaborazione con la Galleria Foresta, e Guerrigliera, silloge poetica di Eliana Forcignanò appena edita da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. Sono queste le tracce sulle quali si snoderà il percorso di riflessione e dialogo che coinvolgerà i partecipanti in un gioco che si muove sul delicato confine tra ricerca filosofica e trasposizione artistica.
Ogni foto imprime un taglio. Se è vera la difficoltà di esaurire le potenzialità di un’arte poliedrica quale la fotografia in una frase, la sfida di Graziella Lupo Pendinelli in Ri tagl io è quella di far accadere l’incontro fra due istanze dell’umano che, da sempre, si cercano e si rincorrono: lo sguardo e la parola. Le fotografie di Graziella Lupo Pendinelli sono la trasposizione di uno sguardo indagante – a tratti socraticamente ironico – che si spinge oltre il dato percettivo per cogliere le heideggeriana Wesen, senza tuttavia cadere in un monolitico essenzialismo. Queste fotografie sono soprattutto particolare, eppure l’universale si raggiunge ugualmente e risiede nell’interrogarsi perenne dell’occhio e della parola sull’epifania montaliana della realtà che non è mai come appare. Qui si afferma l’autonomia dell’occhio sulla macchina, perché ciò che distingue un artista della fotografia da un dilettante è la capacità di affrancarsi dalla schiavitù dello scatto facile avallata dalla tecnica digitale. Graziella Lupo Pendinelli scatta sempre come se non avesse più pellicola ponendosi costantemente di fronte a una scelta. Ed è stato questo aspetto, quest’urgenza veritativa che costella e sostanzia quella estetica a suscitare in me, abituata alla preminenza della parola, il desiderio di mettermi in gioco con la mia poesia. Da qui nasce l’intreccio tra Ri tagl io e la silloge Guerrigliera (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, 2015): il gioco è quello di “tagliare” il verso e lo sguardo nella direzione di un sentire che, pur sviluppandosi attraverso percorsi individuali, si è scoperto affine e permeato dal desiderio dello scambio”.
(Eliana Forcignanò)

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